P.arch sperimenta un nuovo modello didattico basato sull’uso di metodologie creative per rendere la scuola motore di sviluppo e cambiamento del territorio.
La scuola è lo spazio per contrastare la povertà educativa e porre le basi per una cittadinanza attiva e responsabile.

Il modello didattico di P.arch utilizza gli strumenti dell’architettura creativa, dello storytelling e del gaming per dare agli alunni una nuova prospettiva e imparare attraverso il gioco e il divertimento.

Nel progetto sono coinvolti 3 istituti scolastici “Falcone Borsellino” di Favara, “Via Maffi” di Roma e “Giuliana Saladino” di Palermo.

I nostri laboratori

Architettura Creativa
a cura di Farm Cultural Park

Insieme ai bambini delle classi coinvolte, abbiamo provato a rispondere a due difficili domande: “Cos’è l’architettura?”, “Come si può fare architettura di qualità?
Le opinioni sono state le più svariate e sono state tradotte in lavori artistici. A Favara con Massimo Sirelli sono stati realizzati due lavori murari che rappresentano l’amore e la pace, due robot diventati dei veri e propri landmark della città. A Roma, con Salvo Ligama, i bambini hanno colorato l’interno e l’esterno della scuola realizzando un’opera che parla della purezza dell’aiuto e dell’ingenua complicità di chi ha la fortuna di crescere con qualcuno che ti accompagna per mano. Infine a Palermo, i bambini si sono trasformati in piccoli architetti e hanno realizzato degli arredi ripensando lo spazio comune da vivere e condividere.

Architettura Urbana
a cura del Dipartimento di Architettura dell’Università di Palermo

I bambini sono stati guidati dal team del DARCH alla comprensione degli spazi del quartiere, nell’individuazione di soluzioni di trasformazione e rigenerazione del contesto urbano in cui vivono al fine di costruire parti di Città Aumentata in cui saranno predominanti la condivisione dello spazio e l’interesse collettivo.
Le classi sono state coinvolte con un gioco di ruolo, con lavori di gruppo, passeggiate nei contesti urbani in cui si trovano le scuole e attività laboratoriali. Il laboratorio è diventato un momento di crescita e di consapevolezza delle proprie capacità per accrescere l’autostima e potenziare le soft skill.

Storytelling Territoriale
a cura di Melting Pro

Le classi coinvolte nel progetto hanno raccontato i loro quartieri a partire dai luoghi del cuore dei bambini. Attraverso la costruzione di itinerari turistici, i piccoli storyteller hanno raccontato storie legate ai patrimoni delle città indossando i panni di vere e proprie guide turistiche.
Il lavoro si è svolto in aula, per individuare le storie da raccontare e strutturare gli itinerari, e poi in strada per esplorare, ascoltare e conoscere i patrimoni culturali e umani presenti sui territori. Per ogni tappa del tour sono state create storie reali e fantastiche. Abbiamo incontrato gatti parlanti, draghi, una donna della preistoria, aquile magiche e panettieri dalle mani d’oro. Al termine del laboratorio tutti hanno conquistato il patentino di “Guida turistica di P.arch” e accompagnato familiari e amici alla scoperta dei territori.

La mappa di P.arch city unisce in un unico luogo questi 3 territori geograficamente lontani ma idealmente vicini.

Guada la mappa

P.arch city

Gaming
a cura di TuoMuseo

“Videogiocare non è mai stato così divertente da quando si è scoperto che può essere anche istruttivo”. Questa considerazione sembra riassumere con efficacia quanto emerso nei laboratori di gaming urbano tenuti da TuoMuseo. Grazie al supporto del collaudatissimo Minecraft Education Edition, decine di bambini delle classi quarta e quinta hanno potuto sorprendersi delle potenzialità educative di un video gioco che non pone alcun limite alla fantasia dell’utilizzatore.

E così, con l’obiettivo di ripensare e costruire la città del futuro, maggiormente rispondente alle esigenze di tutti, abbiamo potuto assistere alla costruzione di splendide e spesso coloratissime biblioteche, ospedali per bambini, parchi giochi, ludoteche e tanto altro ancora. Se questo è il frutto del primo laboratorio… chissà in che modo questi bambini sapranno stupirci nei prossimi due anni con la loro creatività!

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